Il settore dell'agrifood ha un duplice ruolo nell'ambito del riscaldamento globale: da una parte è causa del 25% delle emissioni globali, e dall'altra è fortemente colpito dagli effetti della crisi climatica.
Lo abbiamo visto con i nostri occhi nei mesi passati, soprattutto nella Food Valley italiana, l'Emilia Romagna, dove i raccolti sono stati colpiti prima dalla siccità e poi dalle inondazioni.
Garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e attuare pratiche agricole resilienti è anche uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, il Goal 2, che con questa visione vuole porre fine alla fame nel mondo.
Cosa possono fare quindi le aziende del settore per muoversi verso questo obiettivo? E perchè è importante agire ora? Ne abbiamo parlato con Mattia Cardazzi, Amministratore Delegato di Cerreto Bio, società nata nel 1976 a Reggio Emilia, con l’obiettivo di diffondere un’alimentazione sana e consapevole, offrendo prodotti agroalimentari biologici di altissima qualità.
ClimatePartner: "L’azienda si è da sempre dimostrata sensibile ai temi ambientali, mettendo in pratica azioni e processi volti a rendere il lavoro sempre più responsabile. Perchè la sostenibilità è importante per voi?"
Cerreto Bio:"Parliamo di sostenibilità perché è impossibile fare altrimenti: i grandi cambiamenti climatici risultano sempre più evidenti a tutti noi ed è urgente prendere coscienza del fatto che ogni nostro comportamento può essere migliorato in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente, dei suoi abitanti e della nostra (qualità di) vita. Il percorso di Responsabilità Sociale intrapreso da Cerreto Bio è in linea con quella che da sempre è la vision aziendale: mettere in equilibrio gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali, in un’ottica di sostenibilità, offrendo un prodotto non solo biologico, di qualità e sicuro, ma la cui produzione sia in armonia con gli equilibri del nostro Pianeta."
ClimatePartner:"Cosa state mettendo in atto di concreto?"
Cerreto Bio: "Numerose sono le azioni intraprese dall’azienda. Da circa 10 anni la sede aziendale utilizza l’energia solare prodotta dai propri pannelli fotovoltaici, che oggi producono il 50% del fabbisogno energetico, mentre il restante fabbisogno è coperto tramite l’acquisto di energia prodotta da sole fonti rinnovabili. Inoltre, l’azienda ha deciso di investire nelle vetture aziendali elettriche, contrastando l’inquinamento dei viaggi aziendali e degli spostamenti casa-lavoro. Anche la comunicazione aziendale presta molta attenzione alla tematica ambientale, utilizzando esclusivamente carta e cartone certificati FSC e imballi in plastica 100% riciclabili."
ClimatePartner:"Un'ultima domanda, Quali sono i prossimi passi?"
Cerreto Bio: "Grazie alla misurazione delle emissioni generate dal nostro Scope 3 abbiamo preso consapevolezza dell’impatto che il nostro lavoro ha sull’ambiente; e ci siamo resi conto di quanto ancora possiamo fare per ridurre il nostro impatto ambientale, con piccole grandi azioni quotidiane, dall’utilizzo di stoviglie riutilizzabili alla scelta di aderire a grandi progetti di salvaguardia ambientale."
ClimatePartner supporta le aziende italiane nel definire un'azione climatica.
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