Olio d'oliva: alimento antico da proteggere
Marzo 12, 2024L'olio extravergine d'oliva è uno degli alimenti più antichi in Italia e ancora oggi protagonista indiscusso della dieta Mediterranea. Emblema del Made in Italy anche all’estero e con una lunga tradizione alle spalle, rappresenta un importante settore economico nella nostra filiera agroalimentare che, come molte altre, è fortemente interessata alla sostenibilità, considerando soprattutto le sfide che il cambiamento climatico sta portando.
Ne abbiamo parlato con Giovanni Quaratesi, Good Food Ambassador, Head of Corporate Global Affairs di Certified Origins, azienda internazionale fondata a Grosseto, in Italia, e oggi una delle realtà leader nella produzione e distribuzione di olio d’oliva extravergine certificato (IGP e DOP), mono-origine e blend tracciabili.
Giovanni ci ha raccontato alcune delle sfide per il loro settore e del perché la sostenibilità è un elemento chiave per l’azienda.
Perché la sostenibilità è un valore fondamentale per la vostra azienda?
La missione di Certified Origins è quella di contribuire alla salute e alla gioia delle persone attraverso il "buon cibo", quello realizzato con ingredienti sani, sostenibili e genuini.
Il nostro impegno si riflette prima di tutto nelle nostre pratiche di approvvigionamento. Utilizziamo sistemi di tracciabilità avanzati, come la tecnologia blockchain di Oracle, che ci permette di garantire la trasparenza dal campo alla tavola e di consegnare alimenti di qualità ai supermercati di tutto il mondo.
Come dice lo stesso nome “Certified Origins” i nostri prodotti fanno parte di una filiera trasparente e certificata in termini di qualità e sicurezza alimentare. Da qualche anno abbiamo sentito anche il bisogno di misurare il nostro impatto ambientale, dalla produzione allo scaffale, per individuare le aree di intervento per rendere la nostra azienda e prodotti sempre più sostenibili.
Quali sono le principali sfide del vostro settore?
È un settore con sfide su diversi fronti. Ci sono fattori ambientali, dove eventi climatici estremi hanno un impatto diretto sulla resa, quantità e qualità delle colture di olive. Proprio negli ultimi due anni zone dell'area mediterranea, che produce nel suo complesso circa l'80% della produzione olivicola mondiale, sono state colpite in particolare da lunghi periodi di siccità e ondate di caldo che hanno avuto un impatto negativo sulla salute delle piante di olivo e di conseguenza, tutto il settore.
A causa del crollo produttivo avvenuto in particolare in Spagna, tutto il settore sta ancora attraversando una fase di grande volatilità dei prezzi, che rimangono sostenuti e instabili da quasi due anni.
Basti pensare che l'olio di Oliva Italiano convenzionale ha toccato negli ultimi mesi punte all'ingrosso di 10,50 Eu/KG, e quello spagnolo di 9,00 Eu/Kg, prezzi all'origine difficili da immaginare qualche anno fa, che corrispondono a prezzi più alti a scaffale e che stanno portando ad una contrazione dei consumi, specialmente in Europa.
L'Extra Vergine di Oliva è un ingrediente di maggiore valore rispetto ad altri condimenti, e per questo motivo a volte soggetto a pratiche di marketing ingannevoli e etichettature poco trasparenti. I controlli per fortuna sono aumentati molto negli ultimi anni, così come la conoscenza del prodotto da parte dei consumatori, ma vediamo ancora molto spazio di miglioramento.
In cosa consiste la collaborazione con ClimatePartner?
Abbiamo deciso di iniziare a collaborare con ClimatePartner certificando il nostro marchio premium di Extravergine Italiano, Bellucci, per trovare un altro modo tangibile per riflettere la nostra dedizione alla responsabilità ambientale, alla trasparenza e alla tracciabilità.
Abbiamo intrapreso un lungo percorso, partendo dalla misurazione dell'impronta di carbonio della nostra azienda e di alcuni dei nostri prodotti di punta, commercializzati negli Stati Uniti.
Grazie a questa collaborazione abbiamo identificato alcune strategie di riduzione per ridurre il nostro impatto sull'ambiente.
Con l'etichetta ClimatePartner Certified, applicata sui nostri prodotti, possiamo comunicare direttamente sullo scaffale il nostro impegno nei confronti dell'ambiente e forniamo ai nostri clienti trasparenza sulle nostre azioni in merito al nostro programma di compensazione e riduzione.
Quali azioni vorreste implementare per l'ambiente ?
La prima azione che abbiamo intrapreso è stata quella di aumentare la percentuale di packaging riciclato in tutti i nostri prodotti, dalla plastica, al vetro, alla carta stiamo gradualmente eliminando l’uso di materiali vergini e abbiamo oggi raggiunto punte del 70% su alcuni prodotti.
Il costo dei materiali riciclati è spesso superiore a quello dei prodotti vergini, e sono più complessi da ottenere in grandi quantità, ma siamo convinti che sia la strada migliore da intraprendere per noi, per i nostri clienti, e per tutto il settore.
Anche una piccola percentuale, quando si lavora su grandi volumi, contribuisce a eliminare tonnellate di scarti, che altrimenti finirebbero stoccati in discariche o peggio, dispersi nell’ambiente.
Ad oggi stiamo anche lavorando attivamente per individuare partners per il recupero di oliveti abbandonati in Italia, per portarli nuovamente a produrre e contribuire alle economie del territorio, e in Spagna per la protezione e rigenerazione dell’ambiente e terreni che ospitano olivi secolari a rischio.
Se vuoi saperne di più sulla definizione di una strategia climatica contattaci